lunedì, dicembre 04, 2006

Rapporto EITO 2006/2007: Il mercato ICT in Europa

Secondo i dati del Rapporto Eito 2006 tra i grandi Paesi europei brillano le performance dell’Ict spagnolo (+5,2%), inglese (+3,3%) e francese (+2,7%). Più contenuta la crescita del mercato Ict in Italia (+2% nel 2006 e +2,1% nel 2007) e in Germania (+1,6%).


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Dunque si denota una forte ripresa della domanda di informatica (It) nell’Unione Europea nel 2006 (+3,8%) e previsioni di un ulteriore rafforzamento (+4,2%) nel 2007. Complessivamente software e It services rappresentano in Europa il 70% del mercato totale It e il 31% del mercato totale ICT. E' quanto emerso dal Rapprto EITO 2006, presentato a Milano da Bruno Lamborghini, presidente di EITO European Information Technology Observatory.

I dati principali del rapporto sono disponibili QUI.

Nel Rapporto risulta che tra i maggiori Paesi europei, a fronte di una crescita particolarmente sostenuta in Spagna della domanda di software (+7%) e di It services (+9%) e di crescite attorno al 6% sia di software sia di servizi in Francia, Germania e Regno Unito, si riscontra un gap di crescita per l’Italia in particolare nei servizi IT (+1,5% nel 2006 e +2,5% atteso nel 2007) e nel software (+3% nel 2006 e +4,5% atteso nel 2007) . Tale minore crescita, con effetti negativi su produttività e sviluppo dell’economia, appare in parte correlata agli investimenti e al Pil in Italia rispetto agli altri Paesi europei.

Il mercato It dell’Unione Europea nel 2006-2007 vede il forte sviluppo dei nuovi membri UE (mercati Est Europa) con robusti tassi di crescita in alcuni casi a due cifre (ad esempio Polonia, Slovacchia e Lituania con il 12%); nel complesso tali Paesi presentano una dinamica di oltre il 10% nel 2006 e del 9,1% nel 2007. Con una crescita attorno al 6% si posizionano Spagna, Grecia, Belgio e Austria; Francia e Regno Unito sono attorno al 4%, la Germania al 3% e infine l’Italia con una modesta crescita dell’1,7% (seppure maggiore dell’1% del 2005) nel 2006 con previsione di aumento al +2,5% nel 2007.

Il mercato europeo delle telecomunicazioni (apparati e servizi) presenta dinamiche in contenimento (+2,5% nel 2006 e +1,7% nel 2007) in conseguenza della forte concorrenza prezzi e VoiP, della relativa saturazione del mercato di telefonia mobile nei maggiori mercati e del peso ancora limitato dei nuovi servizi dati e IP, mentre prosegue la forte espansione delle reti a banda larga sia nel fisso sia nel mobile.

Il mercato europeo della voce su rete fissa è stimato scendere del 4,3% in entrambi gli anni, mentre i servizi dati su reti fisse presentano aumenti del 10,6% nel 2006 e del 7,8% nel 2007 e la crescita dei servizi di telefonia mobile è valutata calare di un punto nel biennio (dal +3,8% al +2,8%). Da notare che il mercato delle telecomunicazioni nei nuovi membri dell’Unione Europea presenta crescite del 7,8% nel 2006 e del 6,1% nel 2007, mentre nei Paesi tradizionali la crescita si attesta su valori pari al 5,1% in Spagna nel 2006 (+ 3,9% nel 2007), al 2% in Francia e in Italia mentre si registra una stagnazione nel mercato delle telecomunicazioni in Germania.

“Mentre i servizi in voce rappresentano ancora una “cash cow” – ha commentato il Lamborghini - il futuro delle telecomunicazioni è guidato dai nuovi servizi a banda larga, dal fattore mobilità always on, dalla IPTV, dai nuovi contenuti on line, dalle nuove opportunità che provengono dalle applicazioni innovative, collegate al cosiddetto Web 2.0 dei social networks e del P2P”.

Eito 2006 ha anche analizzato i numeri del file sharing prevedendo che oltre 20 milioni di computer operanti con modalità P2p oggi in Europa, saliranno a oltre 40 milioni entro il 2010: Eito inoltre immagina uno scenario di evoluzione delle reti peer to peer in forma di co-produzione di contenuti e di Superdistribution.

Lamborghini ha anche posto l'accento sulla convergenza: "il processo di convergenza digitale, da lungo tempo preconizzato, è passato dallo stato di utopia tecnologica a realtà molto concreta, come è dimostrato dalla accelerazione in Europa di fusioni e acquisizioni e alle trasformazioni dei modelli di business dei diversi operatori, dalle telecomunicazioni ai broadcasters, dall'elettronica di consumo all'informatica, dai media (musica, film, news) all'industria dell'entertainment".

Il mercato dell’elettronica di consumo in Europa registra complessivamente una crescita a valore del 9,2% nel 2006 e una previsione di crescita del +2,4% nel 2007. In particolare, l’area dei prodotti digitali risulta crescere del 17,6% nel 2006 e del 6,1% nel 2007, mentre i prodotti analogici diminuiscono del 15%.

Con riferimento al mercato italiano, l’andamento complessivo risulta statico (-0,6% nel 2006 e -1,2% nel 2007) ma si registra una forte crescita nel 2006 degli schermi piatti (+26%), dei digital personal audio MP3 (+23%) e delle consolle (+40%).

In conclusione, dalla presentazione del Rapporto e dal successivo dibattito, si conferma la relativa criticità della domanda italiana di It e in particolare di software e servizi It, a differenza della maggior parte dei Paesi europei. I motivi vanno ricercati da un lato nell’offerta e dall’altro negli investimenti riorganizzativi in particolare da parte delle PMI e della PA.

Sotto è disponibile la presentazione del rapporto di Bruno Lamborghini:

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