venerdì, marzo 02, 2007

La comunicazione mediale in Italia: Dati Censis 2006 (1)

Gli ultimi dati Censis sottolineano un ritardo nell'utilizzo di più media rispetto agli altri paesi europei.
Emerge un ascolto crescente di musica, sia attraverso la radio 
che i lettori MP3





Per leggere altri post interessanti visita il mio blog



Uno degli elementi più interessanti relativi all'area di Comunicazione e Media discussi all'interno dell'ultimo Rapporto Annuale Censis è il ritardo nel livello di multi-medialità.

Nel confronto fra cittadini che usano (sanno usare) sostanzialmente un solo media (ossia la televisione) e cittadini che invece usano (sanno usare) sostanzialmente tutti i media a disposizione siamo in coda in Europa. L’unico paese con un profilo simile al nostro è la Francia (con il 47,1% di mono-mediali rispetto al nostro 47%), mentre la Spagna (61,3% di multi-mediali), la Germania (67,7%) e la Gran Bretagna (74,9%) si collocano su posizioni molto distanti.

Tuttavia, negli ultimi anni in Italia c’è stato un aumento significativo di cittadini multi-mediali: erano il 46,6% nel 2002 e sono diventati il 53% nel 2006. Un incremento importante, raggiunto grazie all’apporto delle fasce più giovani e più istruite della popolazione, ma con cui non riusciamo a colmare il divario che ancora ci separa dal resto d’Europa.

Nel rapporto con i media ben il 46,5% degli italiani attribuisce la “massima importanza” all’interesse per la musica (al terzo posto dopo i più urgenti/diffusi bisogni di informazione e approfondimento). Quali sono i media a cui si fa ricorso per assecondare tale interesse e con quale grado di soddisfazione? Ai primi posti per l’uso, la radio (77,4%) e persino la televisione (57,3%). Ma la “massima soddisfazione” si ottiene con i lettori mp3 (77,2%) e con internet (69,7%), che tuttavia sono ancora usati da quote di popolazione modeste rispetto ai grandi pubblici di radio e televisione.

Nessun commento: