giovedì, dicembre 13, 2007

"Oltre la televisione": il volume che parla della convergenza tra TV, Web e telefono cellulare

Disponibile in formato tradizionale e scaricabile gratuitamente da Internet il libro “Oltre la Televisione: Dal DVB-H al Web 2.0”



Giuseppe RIVA, Docente di Psicologia della Comunicazione all’Università Cattolica di Milano; Massimo PETTITI, Innovation Director presso 3 Italia (Vedi il profilo di Massimo Pettiti su LinkedIn); e Eleonora UGGE', Responsabile Comunicazione e Media presso la CIC di Dubai, descrivono il futuro della televisione nel loro nuovo volume "Oltre la Televisione: Dal DVB-H al Web 2.0".

Il volume è disponibile in tre diversi formati: tradizionale cartaceo, PDF scaricabile gratuitamente e Wiki, editabile dai lettori.

Secondo i tre autori, la televisione è nel mezzo di un processo di trasformazione che ne sta mutando le caratteristiche: da una televisione centrata sul televisore ad una fuori di esso. L’allargamento della fruizione televisiva dal televisore al PC e al telefono cellulare stanno infatti trasformando la televisione da “mass-medium” a “personal e shared medium”. Non solo è lo spettatore a decidere che cosa, dove, come e quando vedere. Ma può farlo insieme ai suoi amici e condividere con loro esperienze e commenti.

Quali sono le opportunità e i cambiamenti prodotti da questo nuovo scenario? Il volume prova a rispondere a questa domanda partendo dall’analisi dei due nuovi protagonisti del mondo dei media: Internet con il Web 2.0 e il telefono cellulare con il formato DVB-H.

Dal punto di vista dell’utente il principale cambiamento è il passaggio dallo spettatore, consumatore passivo di informazioni, allo “spettautore”, che crea o modifica contenuti esistenti secondo i propri bisogni comunicativi, o al “commentautore”, che discute i contenuti e li condivide con i propri amici.

Il risultato finale di questa trasformazione sarà un’esperienza televisiva molto più diffusa e personalizzata rispetto a quella offerta dalla TV tradizionale – una televisione con e senza televisore - con importanti implicazioni per gli spettatori, i produttori di contenuti e i pubblicitari. Gli spettatori potranno ricevere i contenuti in qualsiasi momento, ovunque e selezionando ciò che ritengono più importante e maggiormente affine ai propri gusti. I produttori di contenuti e i pubblicitari avranno invece la possibilità di definire offerte più mirate alle caratteristiche dei propri utenti. Sarà più facile realizzare “microtelevisioni”, orientate ai pubblici di nicchia aggregati dai social network o a specifici contesti territoriali o sociali.

Infine, la fusione tra social network e fruizione televisiva modifica le logiche dell’advertising: se comprendo i bisogni dell’utente e gli propongo un prodotto adeguato non ho bisogno di usare la persuasione per convincerlo ad acquistarlo. Non solo, la possibilità di passare direttamente dal bisogno all’azione – avendo identificato le scarpe che voglio, le compro immediatamente – porterà a rivedere le logiche con cui strutturare i messaggi pubblicitari: l’obiettivo non sarà più quello di creare spot che modifichino gli atteggiamenti del consumatore ma piuttosto quello di creare sistemi e interfacce in grado di identificare i bisogni dell’utente e di supportarne l’azione fino all’acquisto.

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