martedì, ottobre 19, 2010

I social network: scopri le opportunità e i rischi del social network

I social network sono una moda o qualcosa di duraturo? Se non sono una moda, che effetti hanno sui nostri comportamenti relazionali? Sono utili o costituiscono in definitiva una perdita di tempo?




Il recente volume di Giuseppe Riva, Docente di Psicologia della Comunicazione all’Università Cattolica di Milano affronta il complesso mondo dei social network cercando di rispondere a queste domande: come sono nati e come si sono evoluti, quali effetti hanno prodotto sulle relazioni e sull’identità delle persone.


L’analisi di Riva parte dalla crescente diffusione dei Social Network. Secondo l’autore il loro successo nasce dalla capacità di attrarre utenti diversi con bisogni molto diversi:
  • Gli utenti con la necessità di gestire la propria rete sociale (organizzazione e estensione);
  • Gli utenti desiderosi di conoscere ed esplorare i comportamenti e le relazioni dei propri amici (esplorazione e confronto);
  • Gli utenti che vogliono esprimere e controllare la propria identità sociale (descrizione e definizione).
Allo stesso tempo una serie di recenti ricerche condotte dagli psicologi dello IULM e della Cattolica di Milano hanno mostrato la capacità dei social network di produrre delle «esperienze ottimali», definite di «flusso» (Flow), in grado di fornire una ricompensa intrinseca ai propri utenti. In altre parole i social network sono in grado di fornire ai propri utenti un’esperienza intrinsecamente gratificante, indipendente dallo specifico obiettivo per cui ci si approccia ad essi: posso andare su Facebook solo per la sensazione di poter esserci, comunicare con altri, esplorare le loro storie.

In pratica i social network rendono maturo il concetto di comunità virtuale introdotto con la nascita di Internet. In particolare, i social network si differenziano dalle comunità virtuali precedenti per la capacità di far entrare in contatto il mondo reale e il mondo virtuale.

Se nei forum e nelle chat, il mondo reale e quello virtuale entravano raramente in contatto e comunque solo per esplicita volontà dei soggetti interagenti, nei social network questo avviene sempre e anche se i soggetti coinvolti non lo vogliono o non ne sono consapevoli. Un esempio a questo proposito è il fenomeno del tagging (etichettare) con cui nei social network è possibile associare a un «amico», senza che lui lo voglia, un’immagine in cui lui è presente o una nota di testo a lui riferita.

E’ vero che è possibile impostare le notifiche del social network in modo da sapere quando qualcuno ci «tagga». Ma è anche vero che se mi dimentico di farlo, non faccio caso all’avviso ricevuto, o non sono consapevole di che cosa implica essere «taggati», appariranno nel mio profilo senza che lo abbia voluto foto o testi. E ciò può portare a cambiamenti imprevisti alle identità sociali: la foto in cui bevo a canna una bottiglia di vodka insieme ad altri amici a una festa può trasformare la mia identità sociale da «bravo ragazzo» ad «alcolista incallito».

In sintesi, i social network permettono per la prima volta la creazione di reti sociali ibride – contemporaneamente costituite da legami virtuali e da legami reali – dando vita a un nuovo spazio sociale l’«interrealtà» molto più malleabile e dinamico delle reti sociali precedenti. A caratterizzare l’interrealtà è, infatti, la fusione di reti virtuali e di reti reali mediante lo scambio di informazioni tra di esse. Ciò permette di controllare e modificare l’esperienza sociale e l’identità sociale in maniera totalmente nuova rispetto al passato con rischi e opportunità spesso sottovalutati.

Il volume discute entrambi utilizzando come riferimento le riflessioni provenienti da molte discipline: psicologia, scienze cognitive, sociologia, informatica, ergonomia, filosofia, antropologia filosofica, linguistica, informatica, scienze dell’educazione, e scienze della comunicazione.

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1 commento:

IS - Identità Sociale ha detto...

Le segnalo la nostra iniziativa IS - Identita' Sociale tenutasi a Milano l'anno scorso.
Sono sicuro che la potra' interessare!

http://www.identitasociale.com/

A presto.

I.