martedì, ottobre 16, 2012

Networked Flow: Come comprendere e creare gruppi creativi

Gaggioli, Riva, Milani e Mazzoni raccontano nel loro nuovo volume pubblicato da Springer come analizzare e sviluppare la Creatività di Rete


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Il successo di Facebook e il crescente ruolo dei Social Network hanno reso evidente anche al grande pubblico l'importanza del concetto di Rete Sociale per comprendere e supportare i processi di comunicazione, anche commerciale, e di creatività.In particolare, se si analizza la storia dell’innovazione in diversi domini – scienza, arte, politica, letteratura – è possibile scoprire che la maggior parte dei grandi creativi faceva parte di comunità/reti di intellettuali con cui condividevano intuizioni e scoperte.

Al centro di queste reti creative si posizionano leader carismatici e visionari, che hanno la capacità di sintonizzarsi con i tempi e la cultura in cui vivono, sapendone cogliere le sfide e le opportunità. Le persone che circondano questi leader formano la «rete creativa» che li aiuta a sviluppare e diffondere le loro innovazioni.

Come supportare le reti creative in modo da ottimizzare il loro potenziale innovativo? Come utilizzare lenuove tecnologie – dai social network al Web 2.0 – per supportare questo processo?


In particolare il volume  (in lingua inglese: Networked Flow - Towards and understanding of Creative Flow) cerca di dare una risposta a queste domande facendo ampio riferimento a correnti di studio tipiche della psicologia sperimentale, sociale e culturale ed identificando nel «Networked Flow» il principale motore della creatività di rete. Secondo questo approccio, la condizione necessaria per lo sviluppo di una rete creativa è l’instaurarsi di un’esperienza ottimale di gruppo nella quale «l’intenzione soggettiva diventa collettiva, ovvero in grado di guidare l’azione dei membri del gruppo».

Il volume non si limita a sviluppare il concetto di «Networked Flow» come ponte tra i livelli neuropsicologico, psicologico e sociale che caratterizzano il processo creativo. 


 


Esso propone anche una metodologia – derivata dalla social network analysis – che offre un valido punto di partenza per estendere, attraverso la misurazione del processo creativo in rete, quelle procedure di studio della creatività tradizionalmente limitate all’ambito intrapersonale.
 


 

Inoltre, l’analisi delle nuove possibilità offerte dalle tecnologie collaborative del Web 2.0 suggerisce come il concetto del Networked Flow sia anche uno strumento utile per comprendere il potenziale che queste tecnologie hanno per la creatività online. 
 



Per chi non ama l'inglese esiste anche una versione precedente della riflessione teorica sul Networked Flow, NETWORKED FLOW: COMPRENDERE E SVILUPPARE LA CREATIVITÀ DI RETE, disponibile gratuitamente in formato PDF sul sito della Led on Line.

Per approfondire si veda anche l'articolo "Fostering Group Creativity" pubblicato sulla rivista Scientific American Mind: Pagina1 Pagina2

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